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07
feb-2018

Acquedotto Romano di Spello, un sentiero da non perdere

Acquedotto Romano di SpelloC’è un sentiero che merita di essere percorso in tutte le stagioni, in inverno come in primavera. Adatto a tutti, con un dislivello davvero poco significativo, collega Spello al piccolo castello medioevale di Collepino.

Ce ne parla anche il blog Parco Monte Subasio , in un post di Emanuele Legumi segnalando come il percorso dell’Acquedotto Romano di Spello sia adatto al trekking e alla mountain bike.

Naturale continuazione del Sentiero 352 (Collepino – Monte Subasio) il sentiero è lungo quasi 5 chilometri, parte appena sotto il paese di Collepino e My Umbria si sta attivando per segnalare il punto di partenza esatto. Al momento, per non perdersi, si segue la strada alberata con panche e tavoli di legno, si circoscrive il lato esterno del paese, poi girare a sinistra per una ripida strada in discesa. Si percorrono 1-2 chilometri, fino a raggiungere uno slargo con un cartellone che indica l’inizio del Sentiero dell’Acquedotto Romano (quota 456 metri).

L’ingresso da Spello è, invece, la Fonte della Bulgarella, a quota 313 metri, che si trova nella parte alta della cittadina, uscendo da Porta Montanara e seguendo le indicazioni per il monte e Collepino.

L’ Acquedotto Romano si snoda sulle pendici del Monte Subasio, lungo il versante del torrente Chiona, e il sentiero ne segue interamente il percorso. Di origine romana, ha alimentato fino a tutto Ottocento la città di Spello. Gli interventi di manutenzione, nei secoli, hanno adattato la costruzione che comunque ad oggi conserva ancora tratti originali. Da Collepino, la prima parte è totalmente interrata per poi proseguire con tratti edificati con pietra calcarea bianca e rosata di provenienza locale.

Sulla parete a valle del condotto sono presenti numerose aperture rettangolari realizzate per permetterne l’ispezione e sfiatatoi per la circolazione dell’aria. La copertura, affiorante qua e là, è costituita da lastre disposte alla “cappuccina” o a schiena d’asino. In un tratto la costruzione funge oggi, addirittura, da sostegno alla strada di collegamento principale tra Collepino e Spello.

Info sul percorso dell’Acquedotto Romano di Spello

Sviluppandosi pressoché in piano, il percorso è adatto ad ogni età, non presentando punti di difficoltà apprezzabili e rappresenta l’occasione per una bella e piacevole passeggiata. Gli scorci sulla valle del Chiona, sulle colline appenniniche e su Spello sono mozzafiato. Il terrazzamento artificiale dell’Acquedotto Romano attraversa sinuosamente un contesto paesaggistico di grande fascino, rimasto ancora integro dal punto di vista naturalistico, costituito da fondi coltivati ad uliveti, fitta macchia mediterranea e forre.

Nel tragitto, l’acquedotto supera anche alcuni ponti, tra cui quello di “Parasacco” (alto 18 metri). A circa metà percorso, il sentiero e l’acquedotto si intersecano con via Abbeveratoio dell’Asino, dove è possibile attingere acqua freschissima da una fontanella ed ammirare l’antico abbeveratoio in pietra destinata agli animali.

In punti panoramici del percorso, sono presenti bacheche con informazioni storico-turistiche, mattoni con impresse frasi di personaggi famosi e panchine per rilassarsi e godersi la vista della valle. Da non perdere la panchina di pietra romana, nota come “panchina millenaria” e la panchina per due persone in legno sulla quale sdraiarsi e godere del panorama di Spello e della Valle Umbra!

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