lug-2018
Ulivi in Umbria: quelli di Assisi e Spoleto patrimonio agricolo mondiale
Il territorio tra Assisi e Spoleto è una delle aree italiane più
importanti per la produzione di olio di oliva e conosce la
coltivazione degli olivi fin dai tempi degli etruschi.
Gli ulivi di Assisi e di Spoleto sono stati accolti nella lista FAO
dei Sistemi del Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale (GIAHS), in
riconoscimento dell’ingegnosità attraverso cui risorse naturali e
necessità umane sono state combinate per creare mezzi di sostentamento
ed ecosistemi mutualmente sostenibili.
È il primo luogo italiano a venire ufficialmente incluso nel programma
della FAO che mira a mettere in risalto sistemi agricoli unici che le
comunità rurali nel mondo hanno forgiato nel corso di generazioni per
promuovere la sicurezza alimentare, mezzi di sussistenza sostenibili,
ecosistemi resilienti e una ricca biodiversità, in un contesto di
incredibile bellezza.
“Siamo estremamente lieti di accogliere gli ulivi di Assisi e di
Spoleto nel programma GIAHS. Una decisione che riconosce l’importanza
culturale, economica e ambientale di questa antica zona di produzione
dell’olio” ha affermato Yoshihide Endo, Coordinatore del progetto
GIAHS della FAO.
Il territorio riconosciuto è composto da una serie di terrazzamenti in
pietra costruiti nei secoli sui costoni delle montagne e mantenuti
fino al giorno d’oggi secondo la tradizione. Terrazzamenti che
consentono un ottimo drenaggio delle falde acquifere e che permettono
la produzione di un olio di alta qualità. Il tutto in un perfetto
equilibrio con il paesaggio locale.
Ad oggi sono 51 i siti nel mondo che hanno ricevuto questo importante
riconoscimento.
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