giu-2018
Il rafting più bello? Sul Corno, in Valnerina
Siamo tornati a fare rafting in Valnerina, dopo alcuni anni, e l’esperienza che si vive è ancora più entusiasmante di prima.
Affidandosi alle guide esperte del centro Rafting GAIA è possibile ora fare un percorso di un paio d’ore che è un’emozione continua, perché il fiume è variegato, presenta le sue anse, i suoi punti più tranquilli, e quelli più adrenalinici.
L’esperienza che si fa è comunque in estrema sicurezza e chiaramente, se ci sono bambini (anche dai 3 anni!) si effettua un tragitto più breve e tranquillo. Questo è il bello del rafting, un modo per avvicinare l’acqua e il fiume in maniera coinvolgente per tutti.
Ci si sente a volte a pelo d’acqua, come il martin pescatore, quell’uccello coloratissimo che speriamo di veder passare quando smettiamo di pagaiare e ci godiamo il paesaggio. L’istruttore poi è lì per darci i comandi, farci superare i tratti di fiume più ostici e alla fine, chi vuole può godersi anche un bagno nel fiume grazie alla muta che viene fornita a tutti. L’acqua del fiume, infatti, è fredda. Anche in estate.
A differenza di altre esperienze di rafting, sul Corno non si fatica particolarmente e non ci si annoia mai, sia per la corrente costante che per il paesaggio. Si passano le gole di Biselli e i resti di un ponte romano, ad esempio, dove c’è da rimanere a bocca aperta. Ci si sente abbracciati dalla natura.
Per le scuole è possibile organizzare, insieme a GAIA , campi scuola che prevedano il rafting tra le attività, insieme al parco avventura. Un’occasione per imparare che il fiume non è solo una splendida palestra all’aria aperta per sport acquatici, ma un ecosistema vivente. I biologi che lavorano ai campi scuola sono lì per quello.
Non ultimo, fare rafting in Valnerina è un modo per tornare a fare turismo in una delle aree più belle dell’Umbria ingiustamente penalizzate dal terremoto. Un’occasione da non farsi scappare per aiutare chi vive in questo territorio e lo fa vivere.
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